Accanto alle terapie classiche (chirurgia, terapia farmacologica e terapia strumentale), la ginnastica vertebrale e l’educazione posturale si sono rivelate efficaci nel trattamento e nella prevenzione del mal di schiena: esse svolgono un’azione complementare e sinergica in un quadro terapeutico globale. Il movimento consapevole, educare ad una postura naturale, la respirazione ed il rilassamento permettono di prevenire problematiche relative alla colonna in modo naturale.

Nel mio lavoro è importante il “come” si esegue un movimento. Per migliorare la qualità del movimento è necessario muoversi in assenza di dolore, ma soprattutto in modo lento e consapevole. La lentezza ci da la possibilità di osservare gli effetti che il movimento ha sul corpo e le sensazioni che genera. Osservare con curiosità ciò che succede nel corpo quando lo si muove allena inoltre il sistema senso-percettivo, mettendo a riposo quello mentale-associativo (che, se troppo presente, genera stress psicologico e tensione anche a livello muscolare).

Molte ricerche scientifiche affermano che l’apprendimento in generale (motorio nello specifico) è possibile se avviene in una situazione di piacere. Nella situazione piacevole non si attiva nell’ organismo la risposta biologica naturale di difesa, che genera tensione. Per questo, durante le sedute chiedo alle persone di eseguire tutti i movimenti adattandoli alle proprie esigenze ed al loro sentire, al fine di sperimentare un movimento che stimoli una sensazione piacevole e non causi né fastidio, né dolore.

Insegno ad esplorare il movimento e nel farlo la ricerca della propria “comodità” è fondamentale. Sembrerà ovvio, ma in realtà molte persone hanno bisogno di un lungo periodo di tempo per imparare a dosare la loro forza, adattando i movimenti alla propria fisiologia ed ai propri limiti articolari, trovando le giuste ampiezze senza forzare. Trovare questa comodità, eseguendo i movimenti con il minimo sforzo è il primo passo per rispettare se stessi. In questa prospettiva, fare delle pause tra un movimento e l’altro, osservando i cambiamenti avvenuti nel corpo, permette al sistema nervoso di metabolizzare gli stimoli ricevuti, di recuperare energie fisiche e nervose, migliorando la qualità del movimento successivo.